Domenica 12 ottobre “Callas d’InCanto”con Debora Caprioglio
L’Ottobre Serafinianoentra nel vivo con il secondo fine settimana di eventi dedicatiaTullio Serafin, promossi dal Circolo a lui dedicato in sinergia con la Città di Cavarzere e conil coinvolgimento attivo di scuole, associazioni e realtà culturali.
Venerdì 10 ottobre alle 10.30 nel foyer del Teatro Tullio Serafin verrà presentato il progetto “Ritratto di Maestro” a cura della Pro Loco di Cavarzere e poi ci sarà l’inaugurazione dell’esposizione “Solidarietà: ce lo dice la Costituzione” con gli elaborati realizzati dagli utenti della Società Cooperativa Sociale Emmanuel con il pittore Silvio Zago e dagli allievi della Scuola Sec. di I gr. “Aldo Cappon” di Cavarzere e “Tito Livio” di Cona e dagli studenti dell’I.I.S. “Veronese-Marconi” di Cavarzere per il trentennale della cooperativa, celebrato quest’anno.
Sabato 11 ottobre alle 10.30 grazie alla libreria L’edera di carta anche i più piccoli saranno coinvolti nel ricordo di Tullio Serafin, con letture animate e un laboratorio a tema musicale per bambini a partire dai 4 anni.Per partecipare all’evento è necessario iscriversi presso la libreria.
Domenica 12 ottobre alle 17.30Debora Caprioglio sarà al Teatro Tullio Serafin con “Callas d’InCanto”, spettacolo teatrale scritto e diretto da Roberto D’Alessandro in cuil’attrice interpreta Bruna, la fedele governante di Maria Callas, raccontandola attraverso i ricordi. L’evento è ad ingresso gratuito con prenotazione presso il botteghino del teatro venerdì e sabato dalle 10 alle 12 e domenica a partire dalle 16.30 o chiamando negli stessi orari il 334.1642088.Prima dell’evento, presso il foyer, ci sarà un momento dedicato alle attività commerciali che partecipano all’iniziativa della Pro Locodi Cavarzere “Una vetrina per il Maestro”. Per tutto il periodo in cui si svolgono gli eventi dell’Ottobre Serafiniano, grazie a questo progetto, il ricordo di Tullio Serafin coinvolge anche le vie del centro con le vetrine a tema serafiniano realizzate dai commercianti, in una passeggiata musicale che invita a vivere i negozi come parte delle celebrazioni.
Associazione Circolo Tullio Serafin – 9.10.2025
Callas d’InCanto
Sinossi:
Bruna, fedele governante di Maria Callas, al suo servizio dal 1953 al 1977. Lei è stata l’ombra della e come una Vestale, ne custodisce la memoria, i ricordi, l’idea di una donna che ha rappresentato tutta la sua esistenza, per la quale la sua vita ha avuto ed ha ancora una ragione che va al di là del semplice esistere. Bruna rappresenta la semplicità, la quotidianità, quella contingenza davanti alla quale non è possibile valutare il genio, del quale tuttavia si avverte la statura, del quale si venera l’immensità di, la vastità delle imprese. Così ascoltiamo la storia che ci racconta e ci troviamo al suo fianco a spiare quasi con vergogna i palpiti di quel cuore, la sua felicità, il suo tormento, tutta la tristezza del mondo. Cos’è un mito? Nelle religioni, è la narrazione sacra di gesta e origini di Dei ed Eroi. Può essere di un’idea sotto forma allegorica: il mito della caverna in Platone. Può essere un’utopia, illusione: la sua fortuna è solo un mito. Per estensione è l’immagine idealizzata di un evento o di un personaggio che svolge un ruolo determinante nel comportamento di un gruppo umano. Una leggenda Maria Callas è tutto ciò. La sua statura artistica ha diviso il mondo dell’opera in prima e dopo la Callas. La sua capacità di interpretazione ha strappato la scena operistica all’affettazione dei gorgheggi fini a sé stessi, ed è riuscita a dare un’armonia ai personaggi del melodramma, mostrando sui palcoscenici di tutto il mondo un’anima in una voce. La Callas nel nostro racconto non è una voce in una donna, bensì una donna con una voce. Così la sua vita al di là della legenda si consumò nella tragedia, vissuta in maniera totale da eroi. Esattamente questa dimensione mitica ha Bruna della Callas. La racconta con fervore e passione quasi religiosa, soffermandosi maggiormente sul tormento della sua anima. Una grande storia d’amore, dopo l’incontro con Aristotele Onassis. La loro relazione, ed il triste epilogo, concorrono ancora di più a dare alla vicenda una sacralità mitica che pare sussurrarci a tutti come la felicità non è di questa terra se due dei come loro non hanno potuto essere felici. Loro erano imperscrutabili, ignoti anche al fato che ineluttabilmente, senza clemenza, si attua. Bruna durante tutto lo spettacolo attende il ritorno della sua Madame. L’aspetterà per sempre, perché si sente come la tessera di un puzzle che completa un mosaico. Alla fine il desiderio di vedere entrare Maria Callas si fa irresistibile: “Madame – cioè la signora Callas non c’è, sta per arrivare.” La divina non può entrare. Il suo corpo non è più tra noi anche se lei è ancora in mezzo a noi come un’idea, una legenda, un mito… per una serata d’incanto.
Regia: Roberto D’Alessandro
Autore: Roberto D’Alessandro
Interpreti: Debora Caprioglio
Produzione: Quadrifoglio srl in collab. con GoodMood
Distribuzione: GoodMood
Organizzazione: Enza Felice, Francesca Zaino
Segreteria di produzione: Federica Corino
