TULLIO SERAFIN DIRIGE AL TEATRO ALLA SCALA LA PRIMA ESECUZIONE ITALIANA DI IL CAVALIERE DELLA ROSA DI RICHARD STRAUSS.
“Dopo l’esordio come direttore, il talento di Serafin emerse e nel 1910 diventò direttore principale alla Scala. Tra le novità da lui portate in quel tempio della musica ci fu Il cavaliere della rosa di Richard Strauss, in scena a Milano l’anno seguente. Per concordare i dettagli dell’esecuzione, Serafin si era recato a casa del compositore insieme al basso Pavel Ludikar, che doveva essere uno dei personaggi della rappresentazione milanese e fare da interprete tra il compositore, di lingua tedesca, e il direttore. I due ospiti vennero accolti con cortesia da Strauss, che nell’occasione suonò l’intera opera al pianoforte. Serafin e Strauss si rividero poi per la prima milanese, il pubblico della Scala dimostrò di non gradire del tutto l’opera, così l’autore concesse al direttore di fare alcuni “tagli” per le rappresentazioni successive, non eseguendo alcune parti. Il legame fra Serafin e Strauss si consolidò, molte volte collaborarono e la stima e la fiducia reciproca andarono aumentando, trasformandosi in amicizia, cosa rara tra un compositore e un direttore.”
Brano tratto da: Nicla Sguotti, Cinque lire per un biglietto, Adria, Apogeo Editore, 2018. Illustrazioni di Piero Sandano.